giovedì 21 luglio 2016

Maroooonna!!!

Questo direbbe la mia collega, toccandosi la testa e chiudendo gli occhi come fa sempre quando le racconto quello che vediamo e incontriamo in Guatemala, in alcune zone del Guatemala. Direbbe così, sono sicuro, sentendomi raccontare di chi vive nella discarica di Coban che è…non saprei come definirla…..uno dei tanti luoghi degli ultimi, mai vista una cosa del genere, dove è inumano e contro ogni logica vivere e permettere di vivere (ma lo stato e la società civi...le dove sono?). Qui c’è gente e tantissimi bambini che sopravvivono e ci lavorano smistando di tutto: plastica, carta, metallo, cibo, merda. 

 E poi tanti cani. Uomini, donne, bambini, cani e tanti uccellacci neri, quegli schifosissimi zopilote, che si nutrono di animali morti. Questo abbiamo visto quando siamo entrati nella discarica di Coban insieme a tanta disperazione e sofferenza in chi ci ha visto arrivare e scaricare dal pickup i contenitori del pasto di mezzogiorno (avevamo accompagnato un prete di Coban che gestisce una comunità, li vicino, con scuole di diverso grado e laboratori dove si impara un lavoro). Questo prete, si può essere o no d’accordo con lui (assistenzialismo?????), porta tutti i giorni nella discarica, cibo, acqua e tutto ciò che serve per sopravvivere perché la gente ha fame. Lui, insieme ai suoi collaboratori, è uno di quei tanti cittadini attivi che comunque si impegna e fa qualche cosa.
Ma avevamo anche accompagnato Caterina, psicologa e volontaria nella Escuelita Feliz che si trova all’interno della discarica. Una scuola che fa studiare, tutti i giorni, 10 vispi ragazzini di età differenti. Un’alternativa al degrado e alla povertà estrema nata da un’idea di Caterina che con passione e fatica lotta tutti giorni per garantire il diritto allo studio a questi 10 bimbi.
Questo progetto sospeso ha bisogno di tutti noi.
Contattateci se desiderate darci una mano per continuare a rimanere solidali.

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