Scusandomi con Simona Lisi a cui rubo la foto della sua pagina facebook, mi è piaciuta tantissimo, vi disturbo brevemente per dirvi chi è l'artefice principale del progetto "Muro della Solidarietà": Vittorio Pini. Le cose belle vanno raccontate per cui è importante che si sappia che il progetto Muro della Solidarietà è merito, in Italia, principalmente di Vittorio che, rientrato dopo la permanenza presso il nostro Comedor Infantil, ha deciso di impegnarsi concretamente raccogliendo il denaro per finanziare il progetto. Di seguito pubblichiamo l'articolo apparso l'11 dicembre 2016 sulla Provincia Pavese dove Vittorio racconta il suo viaggio . Come sempre i progetti si realizzano se c'è un lavoro di squadra, per cui noi di Ains onlus ringraziamo Vittorio, gli amici dell'Asociacion Siervo De Dios Moises Lira Serafin i donatori e i muratori che stanno costruendo il Muro della Solidarietà.
Grazie e buona lettura
VOLONTARIO IN GUATEMALA PER AIUTARE I POVERI
Ex fisioterapista 69 enne per mesi all’estero con le associazioni di volontariato.
VOGHERA. Ha lasciato Voghera per seguire progetti rurali di agricoltura sostenibile nelle aziende biologiche del centro America, ma una volta giunto in Guatemala ha deciso di fermarsi in una struttura che aiuta i bambini poveri. Vittorio Pini è un 69enne massofisioterapista vogherese in pensione e da oltre una settimana si trova al Comedor Infantil di La Champa come volontario dell'associazione Ains Onlus di Pavia, che si occupa di emarginazione sociale in Guatemala.
«Rimarrò qui in tutto quindici giorni, poi proseguirò con le mie attività nelle aziende biologiche, ma questa è davvero l'esperienza più toccante del mio viaggio. Qui a La Champa molti piccoli e le loro famiglie vivono in condizioni terribili: ho visto l'estrema miseria e il degrado che attanaglia queste popolazioni, in un villaggio sulla principale arteria del Paese, tappa del notevole traffico verso il porto atlantico. La struttura si occupa delle cure mediche e ha uno spaccio alimentare».
Vittorio si presta a dare una mano su molteplici settori: «Collaboro a tutte le attività della routine quotidiana, dalle pulizie generali, alla preparazione del cibo per i circa 30 bambini che si fermano per il doposcuola. Ho lavorato come massofisioterapista, ora sto anche praticando un po' di terapia ad anziani bisognosi, impartendo ai loro famigliari alcune norme comportamentali. Condivido con le donne che frequentano il Comedor la preparazione di pizza, risotti e pasta all'italiana».
Un'esperienza a tutto tondo, in un contesto che regala emozioni e grandi soddisfazioni: «Grazie alle attività dell’associazione Ains diminuiscono drasticamente i bocciati e anche l'abbandono scolastico. E poi ci sono i benefici sulla salute: tra medicine e buona alimentazione, i bambini stanno davvero meglio». In attesa di ritornare a La Champa, l'avventura di Vittorio presto riprenderà, seguendo un altro progetto etico: «In America Latina pratico il woofing, ovvero lavoro in cambio di ospitalità in aziende che fanno agricoltura biologica. Sono stato a Cuba, poi in Messico a casa di un giovane amico di Pavia che vive a Mahalual, e dopo sono stato una ventina di giorni in Costa Rica. A metà dicembre mi sposterò in Argentina, a febbraio sarò in Cile nell'isola di Chiloé».
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