[Lettera 1 dal Guatemala]
In Guatemala a parlare di scenari
ambiziosi e mondi possibili
Sono arrivato ieri
sera a Città del Guatemala dopo un viaggio lungo ma tranquillo passato a
leggere, ascoltare musica, vedere tre film e dormire fin quando il male da
postura obbligata me lo ha permesso. Alla fine sono partito da solo perchè in
aeroporto a Milano Gabriele è stato male (appena arrivati e parcheggiata la
macchina ha iniziato a vomitare probabilmente per una congestione per quello
che ha mangiato la sera prima) per cui ha dovuto rinunciare alla partenza. Il
medico dell'aeroporto che l'ha visitato non lo avrebbe comunque fatto partire
viste le condizioni in cui era. Con lui è rimasta a Milano, com’era logico, la
figlia per cui eccomi qui al Comedor da solo. C'è stato un attimo che anch'io
ho messo in discussione la partenza ma poi, Gabriele mi ha convinto a partire
perchè in effetti, forse, non aveva gran che senso rinunciarvi. Arrivato a Città
del Guatemala ho incontrato Alvaro che vi saluta e, devo dire, che l'ho visto
veramente bene: allegro, rilassato, propositivo. Mi ha raccontato che il suo
lavoro va bene, il Comedor anche e poi abbiamo iniziato a parlare di questa
bella avventura che oggi, martedì 15 gennaio, partirà: il Collegio Tecnico
Solidale. E' una nuova avventura a cui crediamo moltissimo perchè inaugurare
una scuola significa dare la possibilità a dei giovani di progettare il loro
futuro (pensare a scenari ambiziosi e mondi possibili) ma anche creare altri
nuovi posti di lavoro. Saranno infatti 6 gli insegnanti che attraverso questa
opportunità avranno la possibilità di lavorare e migliorare il loro tenore di
vita. La scuola, quest'anno, parte con 10 studenti (pochi? tanti? Il massimo
sarebbe stato averne 20 ma i tempi sono stati molto stretti per cui partiremo
con questi 10 ragazzi) ed è importante farla partire per far si che, lentamente
si arrivi a regime. Ogni ragazzo/a pagherà una quota mensile di 150 quetzales
(più o meno 18 euro) questo perchè non possiamo permetterci di garantire tutto
gratuitamente (lo faremo per chi non potrà attivando borse di studio).
Più studenti ci
saranno, più fondi entreranno e più utile ci sarà che servirà per finanziare il
Comedor Infantil. Ricordiamo che la scuola come la farmacia, la dispensa,
l'accordo con l'Università e il sistema di affitto camere con Booking, sono
stati creati ma ancora prima pensati da Alvaro, per far si che la struttura
diventi sempre più autofinanziabile. Oggi cercherò di capirne ancora di più
parlando con Alvaro, che mi ha anticipato un po' di costi che vi manderò, però,
intanto vi dico che, ad occhio, le attività nella struttura stanno diventando
sempre più numerose, che significa più gente che la frequenta, più protezione
da parte della gente che vive nella Baraccopoli di Santa Gertrudis e
soprattutto un percorso verso il far diventare il Comedor Infantil un bene
comune di chi lo frequenta. Dopo l'inaugurazione partirò con Alvaro per Chimaltenango
seguendolo nel suo lavoro (l'alternativa è rimanere qui da solo) andando un po'
in giro con lui come avevo fatto qualche anno fa soggiornando per hotel ma
soprattutto ascoltandolo per capire come lavora e com'è il suo mondo. Poi a me
piace molto girare per il paese perchè ritengo sia un'occasione per imparare.
Ritorneremo sabato per riposare un paio di giorni e poi mercoledì prossimo ho
già il volo di ritorno. Concludo dicendovi che mentre vi scrivo, c'è un
sottofondo di attività che, se tanto mi da tanto, viste le premesse, sono la
base della crescita di questa struttura che quest'anno compie 7 anni. 7 anni
dove, grazie al lavoro di tutti, si è corso velocemente sempre con i piedi ben
saldi a terra
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