Buongiorno
Riccardo, rispondo subito e con molto piacere a queste tue domande
Caro
Ruggero, grazie di cuore delle tue corrispondenze e notizie di oggi e del 13
gennaio (a cui non abbiamo risposto, perché un po' in affanno per vari
problemi…): allargano il cuore, mentre siamo alle prese con la vergogna di
comportamenti criminali nei confronti dei migranti nel Mediterraneo! Consentono
di ricentrare lo sguardo sulla speranza, sull'amore alla vita di un'umanità
consapevole e solidale.
Avrei tante
domande: avete verificato la possibilità d'istallazione dei pannelli solari?
L'obiettivo di questo viaggio era anche quello di venire in
Guatemala con Gabriele (Ingegnere di Casteggio, un piccolo paese vicino a
Pavia) amico che insieme alla moglie ci segue da un po' di anni, per capire una
possibile istallazione di pannelli solari e riutilizzo di scarti per produrre
energia. Purtroppo mi ritrovo in Guatemala da solo perchè il giorno della
partenza, a Linate, Gabriele ha iniziato a vomitare e il medico dell'Aeroporto
gli ha impedito di partire. Niente di particolare, una semplice influenza
intestinale ma le responsabilità sarebbero state soprattutto del medico che non
se l'è sentita di farlo imbarcare. Con Gabriele ci siamo sentiti
telefonicamente via wzap . Gli ho mandato foto e numeri di cui ha bisogno e
speriamo di mettere in piedi un progetto utile alla struttura. Ora Gabriele sta
bene e tutto gli è passato.
Come mai
mentre nella mail del 13/1 parli di 20 studenti nelle successive sono solo 10?
Sono subentrate difficoltà?
L'idea di partenza era di riuscire ad arrivare a 20 studenti come
mi aveva detto Alvaro e come noi abbiamo comunicato. Sono riusciti ad avere 10
iscrizioni perchè il progetto è nuovo e alla fine l'idea era comunque quella di
partire anche con un minimo di 5 studenti. 10 è un numero che accontenta Alvaro
e le insegnanti. Solo difficoltà legata al fatto che come per tutte le cose
nuove la gente è diffidente. Noi però sappiamo che con il lavoro quotidiano,
l'impegno e l'esempio riusciremo, l'anno prossimo, ad arrivare a 20 portando questi primi studenti al secondo anno per partire con anche una
seconda classe di primo anno.
Quali
insegnamenti ci sono nel Collegio Tecnico Solidale? Gli insegnanti da dove
provengono (forse l'hai detto, ma non ricordo più …)?
In questo momento Alvaro è a Guastatoya. Appena torna chiedo e poi
rispondo
Avete
pensato a una piccola biblioteca?
La biblioteca è un mio sogno che ho da quando abbiamo aperto il
Comedor. Ora che c'è la scuola e la struttura è aperta tutti i giorni anche a
40 bambini....beh...ci stiamo pensando. Sarebbe bellissimo perchè nella
Comunità di Santa Gertrudis non c'è.
Ho anche
una brutta domanda: non temete che
ingrandendosi la realtà e l'impegno delle attività, possa attirare interessi di
organizzazioni della malavita? La zona è tranquilla da questo punto di vista?
Si, è un problema che ci siamo posti. Qui la violenza è nascosta
ma presente. D'altronde quando c'è droga, prostituzione, disoccupazione,
ecc.....La genialità di Alvaro che è frutto della sua curiosità ed esperienza è
che da subito ha voluto rendere partecipe la comunità e la gente che la vive
aprendo la struttura, creando al suo interno una farmacia, una piccola bottega
che vende prodotti alimentari a costi più bassi del Supermercato ma comprati
dal piccolo contadino, creando un indotto che portasse benefici non solo ai
bimbi che frequentano la struttura ma anche a chi vive a Santa Gertrudis.
Frutta, verdura, tortilla, zucchero, ecc. è comprato a km zero (permettetemi
questo esempio) e tutti sono contenti. E’ fondamentale bypassare la Grande
Distribuzione Organizzata, i supermercati, per dare opportunità al piccolo
contadino. Noi ci crediamo come crediamo che sia fondamentale, cosa che nel
Comedor Infantil, si fa, insegnare ai bambini l'importanza della raccolta
differenziata, del non sprecare cibo, del riciclo, del riuso, ecc. Va detto poi
che Alvaro ha creato servizi all'interno del Comedor per dare risposte ai
bisogni delle persone. C'è infatti il Medico che gratuitamente visita una volta alla settimana (paga solo chi può
permetterselo. Alvaro e le sue collaboratrici sono del posto e tutti si
conoscono per cui sanno chi può pagare e chi no) e l'Infermiera domiciliare.
Servizi semplici ma fondamentali che lo stato non da. E poi c'è la parte di
attenzione ai 26 anziani della comunità. Tutto questo coinvolge e fa si che sia
lo stesso abitante a preservare la struttura considerandola un BENE COMUNE di
tutti. Certo, Alvaro ha comunque dovuto mettere un sistema di protezione
elettrificato e il controllo da parte di un'agenzia di sicurezza. Però, far
passare il messaggio che il Comedor è un luogo aperto a tutti è importantissimo
e ci stiamo riuscendo, poco a poco, un passo alla volta.
Non stare a rispondermi ora. Sono domande di lettori sprovveduti,
ma che partecipano con grande interesse. Sappi anzi che faccio girare a
qualcuno che mi ha chiesto le tue notizie (anche un monastero!).
Scusa se attenzione e scambio sono al disotto di quello che meriterebbero
i vostri progetti e la vostra passione (ma anche il nostro desiderio…). Qui si
fa veramente fatica a stare dietro a tutto, ma non importa! Grazie. Un
abbraccio. E speriamo di combinare in qualche momento (migliore) per una
chiacchierata.
Riccardo Un
abbraccio
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