Riflessioni a ruota libera.
Butto li alcune riflessioni dopo 10 giorni
trascorsi in Guatemala, in una baraccopoli (si, ce ne sono ancora tante in giro
per il mondo). Forse non lo vogliamo sapere, non le vogliamo vedere, ma ce ne
sono e sono sempre più abitate da tante, tantissime persone che non ce la fanno
perchè non hanno un lavoro e senza un'entrata a fine mese non si mangia e si va
dritti dritti sulla strada o in mano a chi ti mette davanti ad una sola
alternativa: vendere i propri valori e il proprio corpo in cambio di un pezzo
di pane. Sento spesso dire che la povertà c'è sempre stata e sempre ci
sarà!!!!". Si, la povertà c'è sempre stata e sempre ci sarà. Però non fare
nulla e lasciare che tutto scorra è peggio e poi se noi stiamo bene è perchè da
qualche altra parte in giro per il mondo, c'è qualcuno che sta male.Sarà
responsabilità di qualcuno tutto questo?
Più vengo in Guatemala, più frequento a Pavia chi vive nelle case popolari, più parlo con chi è ricoverato in Malattie Infettive dove lavoro come Infermiere, più frequento i frequentatori delle mense dei poveri o i senza fissa dimora nei centri diurni della mia città, più mi convinco che è più facile non guardare anche a costo di accettare di essere additati come menefreghisti. Occorre investire in cultura della solidarietà, del dono, della partecipazione, dell'accoglienza, del non sprecare e della sobrietà. Ma anche nel rendersi conto che se togliamo un po'di egoismo dal nostro quotidiano, forse stiamo bene un po' tutti e poi: perchè non capire che la ruota gira e abbiamo tutti bisogno di tutti? Questi 10 gironi in Guatemala a 52 anni fortificano ancora di più certe mie convinzioni. Se penso a quello che sto facendo come cittadino,
occorre fare rete tra realtà che operano
nella solidarietà. Se penso al mio quotidiano occorre essere sicuramente più
sobri riducendo sempre più quello che ci serve per vivere. Abbiamo troppo che
non ci serve e accumuliamo. Se penso al mio lavoro da Infermiere che mi piace
nonostante tutto....basta, basta e ancora basta al nulla che mi circonda. Basta
a chiacchiere chiacchierare e ancora chiacchiere dimenticandosi dei problemi
delle persone. Il rischio è che cercando di intrecciare il vento buttiamo il
tempo che è prezioso. Sono stanco del nulla. Come dicevo all'inizio ci sono
ancora tante baraccopoli in giro per il mondo e io ho la fortuna di
soggiornarvi tutte le volte che vengo in Guatemala e non posso far finta di
niente quando sono qui e non notare le numerose e sfacciate disuguaglianze che
aumentano sempre più. Viaggiare per capire serve anche per comprendere quanto,
in giro per il mondo, le cose siano un po' diverse
Più vengo in Guatemala, più frequento a Pavia chi vive nelle case popolari, più parlo con chi è ricoverato in Malattie Infettive dove lavoro come Infermiere, più frequento i frequentatori delle mense dei poveri o i senza fissa dimora nei centri diurni della mia città, più mi convinco che è più facile non guardare anche a costo di accettare di essere additati come menefreghisti. Occorre investire in cultura della solidarietà, del dono, della partecipazione, dell'accoglienza, del non sprecare e della sobrietà. Ma anche nel rendersi conto che se togliamo un po'di egoismo dal nostro quotidiano, forse stiamo bene un po' tutti e poi: perchè non capire che la ruota gira e abbiamo tutti bisogno di tutti? Questi 10 gironi in Guatemala a 52 anni fortificano ancora di più certe mie convinzioni.
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