“Non posso dare soldi ma contribuire con quello che faccio, la musica” ci ha detto. E sta mettendo in piedi un progetto per i bambini del Comedor, insieme al maestro del posto che due volte a settmana va nella baraccopoli a fare quella che assomiglia molto a musicoterapia». Ma da cosa nasce cosa. E un giorno nel negozio di Ains in corso Garibaldi che propone prodotti eco-solidali del Guatemala per finanziare i progetti della onlus, si presenta Francesca Dell’Angelo, 47 anni, esperta di taglio e cucito. Chiede informazioni sul Guatemala, sul villaggio-missione messo in piedi ormai da anni dai volontari di Pavia. Lei ha in testa una vacanza alternativa, diversa. Che insegni anche ai suoi figli Mario, 14 anni, e Livia 12, cosa succede in altre regioni del mondo. Vuole, insieme al marito Michele che fa il medico a Voghera, condividere con loro l’esperienza. Viaggio spartano, mezzi pubblici e una vita tra la gente del posto. Non poteva mancare una tappa al Comedor Infantil, dove Ains accoglie i bambini che vivono sulla strada e nella baraccopoli. Per loro è stata costruita una mensa e anche una scuola. Ora c’è anche il progetto musicale per aiutarli a distinguere la musica dal rumore. Il rumore della strada a cui sono abituati. E la famiglia pavese presterà il suo tempo un po’ anche a loro. (maria grazia piccaluga-la provincia pavese, 20 agosto 2015)
venerdì 21 agosto 2015
La vacanza solidale per i bimbi del Guatemala
Una famiglia
pavese che sceglie il Guatemala per una vacanza alternativa di tre settimane e
fissa una tappa al Comedor Infantil, al villaggio El Rancho (gestito dalla
onlus pavese Ains), per fare volontariato. E un musicista, che non viaggia e
resta a Pavia, ma si mette a disposizione per fare da testimonial alla onlus
nei suoi concerti e raccogliere fondi per finanziare un progetto di educazione
musicale ai bambini ospiti del villaggio oltreoceano. Due esperienze legate dal
filo rosso della solidarietà. «Due esperienze importanti che sci arricchiscono
– dice il presidente di Ains Ruggero Rizzini – Massimiliano Alloisio è un bravo
musicista che voleva aiutarci.
“Non posso dare soldi ma contribuire con quello che faccio, la musica” ci ha detto. E sta mettendo in piedi un progetto per i bambini del Comedor, insieme al maestro del posto che due volte a settmana va nella baraccopoli a fare quella che assomiglia molto a musicoterapia». Ma da cosa nasce cosa. E un giorno nel negozio di Ains in corso Garibaldi che propone prodotti eco-solidali del Guatemala per finanziare i progetti della onlus, si presenta Francesca Dell’Angelo, 47 anni, esperta di taglio e cucito. Chiede informazioni sul Guatemala, sul villaggio-missione messo in piedi ormai da anni dai volontari di Pavia. Lei ha in testa una vacanza alternativa, diversa. Che insegni anche ai suoi figli Mario, 14 anni, e Livia 12, cosa succede in altre regioni del mondo. Vuole, insieme al marito Michele che fa il medico a Voghera, condividere con loro l’esperienza. Viaggio spartano, mezzi pubblici e una vita tra la gente del posto. Non poteva mancare una tappa al Comedor Infantil, dove Ains accoglie i bambini che vivono sulla strada e nella baraccopoli. Per loro è stata costruita una mensa e anche una scuola. Ora c’è anche il progetto musicale per aiutarli a distinguere la musica dal rumore. Il rumore della strada a cui sono abituati. E la famiglia pavese presterà il suo tempo un po’ anche a loro. (maria grazia piccaluga-la provincia pavese, 20 agosto 2015)
“Non posso dare soldi ma contribuire con quello che faccio, la musica” ci ha detto. E sta mettendo in piedi un progetto per i bambini del Comedor, insieme al maestro del posto che due volte a settmana va nella baraccopoli a fare quella che assomiglia molto a musicoterapia». Ma da cosa nasce cosa. E un giorno nel negozio di Ains in corso Garibaldi che propone prodotti eco-solidali del Guatemala per finanziare i progetti della onlus, si presenta Francesca Dell’Angelo, 47 anni, esperta di taglio e cucito. Chiede informazioni sul Guatemala, sul villaggio-missione messo in piedi ormai da anni dai volontari di Pavia. Lei ha in testa una vacanza alternativa, diversa. Che insegni anche ai suoi figli Mario, 14 anni, e Livia 12, cosa succede in altre regioni del mondo. Vuole, insieme al marito Michele che fa il medico a Voghera, condividere con loro l’esperienza. Viaggio spartano, mezzi pubblici e una vita tra la gente del posto. Non poteva mancare una tappa al Comedor Infantil, dove Ains accoglie i bambini che vivono sulla strada e nella baraccopoli. Per loro è stata costruita una mensa e anche una scuola. Ora c’è anche il progetto musicale per aiutarli a distinguere la musica dal rumore. Il rumore della strada a cui sono abituati. E la famiglia pavese presterà il suo tempo un po’ anche a loro. (maria grazia piccaluga-la provincia pavese, 20 agosto 2015)
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