giovedì 20 agosto 2015

“Le nostre vacanze in Guatemala tra natura e volontariato”. Una famiglia pavese pronta a un’esperienza importante, una bella sfida per tutti.


Vacanze alternative. Vacanze in cui si sceglie di visitare luoghi incantevoli, ma anche di dare un’impronta sociale e costruttiva al cammino di crescita della famiglia e in particolare dei figli. Francesca Dell’Angelo ha 47 anni, abita a Pavia ed è esperta di taglio e cucito, di cui tiene anche laboratori in città. Insieme al marito Michele e ai figli Mario (14 anni) e Livia (12) ha optato quest’anno per una scelta coraggiosa: tre settimane in Guatemala, alla scoperta di un Paese affascinante nella sua ricchezza naturale ma senza dubbio anche pieno di criticità. Una sfida per tutta la famiglia, in un percorso in cui rientra anche la tappa al Comedor Infantil al villaggio El Rancho, la struttura sostenuta dall’associazione pavese Ains che aiuta i bambini in difficoltà a mangiare e studiare.    
 
 
Francesca, come mai questa scelta così fuori dalle classiche mete turistiche?              “ E’ una decisone nata un po’ per caso, parlando con amiche che avevano sostato in Paesi dell’America Centrale rimanendone affascinate e anche incontrando il presidente di Ains, Ruggero Rizzini. Abbiamo così deciso di unire l’utile al dilettevole, come si suol dire, pensando che i figli avessero ormai l’età giusta per un viaggio importante come questo. Sono sufficientemente grandi per affrontarlo ma ancora non troppo cresciuti per annoiarsi in vacanza con i genitori…”                                                                                                      Tre settimane che in un paese come il Guatemala si possono programmare relativamente…Il che probabilmente genera un cocktail di sentimenti variabili…          “ In effetti sappiamo solo che partiremo a Ferragosto e arriveremo a destinazione dopo quasi due giorni di viaggio e tre scali; abbiamo prenotato solo le prime tre notti. Il resto si vedrà cammin facendo, anche perché non abbiamo un programma preciso da seguire. Partiamo all’avventura, siamo abbastanza abituati a seguire queste abitudini di viaggio. Certamente in Guatemala non sarà così semplice, non noleggeremo macchine ma ci serviremo dei mezzi pubblici; il problema sicurezza non è da sottovalutare”.                  Avete comunque un’idea delle zone del Guatemala che volete raggiungere?                 “ Sicuramente desideriamo vedere la zona a Nord est, al confine con l’Honduras e il Belize, anche per fare qualche bagno e per ammirare la meravigliosa barriera corallina. E altrettant sicuramente vogliamo conoscere la realtà del Comedor Infantil gestita da Ains, perché ci sembra una iniziativa anche da far conoscere ai nostri figli. Grazie a Ruggero Rizzini, ci siamo per questo messi in contatto con il responsabile in loco del Comedor Alvaro Aguilar Aldana e abbiamo ricevuto informazioni utili per il viaggio”.                                                    E i figli? Sono emozionati?                                                                                                     “ Livia è pronta a partire, lei ama l’avventura ed è entusiasta. Mario è un po’ più prudente e ha un po’ paura delle sanguisughe…Ma alla fine lo stato d’animo dei figli riflette quello dei genitori, pertanto tocca a noi fare in modo che affrontino nella giusta maniera questa esperienza che costituisce il primo, grande viaggio della loro vita. Penso sarà un’esperienza che lascerà loro il segno. L’Italia culturalmente è imbattibile, ma in quelle zone si possono gustare siti naturali spettacolari e anche conoscere la grande storia Maya”.                      Che cosa non mancherà nella vostra valigia?                                                          “Scarpe chiuse e pantaloni lunghi per proteggersi dagli insetti. Poi chiaramente la guida del Guatemala. E infine il sapone…penso che dovremo lavare spesso i vestiti, visto che i continui spostamenti ci costringono a limitare al massimo i bagagli: una valigia e uno zaino a testa al massimo”.
Daniela Scherrer
Venerdi, 31 luglio 2015 – il Ticino

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