domenica 24 gennaio 2016

EDUCARE ALLA FRAGILITA'. Il fenomeno della multiculturalità in sanità:aspetti riguardanti l'accoglienza, le criticità e risvolti sul processo assistenziale.

La nostra associazione oltre che in Guatemala dove siamo presenti dal 2000, è attiva anche a livello locale dando il proprio contributo per comprendere per affrontare al meglio i temi della fragilità  e della povertà. L'11 e il 12 febbraio, in collaborazione con il Collegio IPASVI della Provincia di Pavia e il CSV, organizziamo un evento formativo  che è il primo di un percorso di contaminazione (Infermieri e mondo dell'associazionismo). Ecco la locandina.
I bisogni sanitari e socio sanitari che emergono oggi nella società, in virtù dei cambiamenti demografici,determinano un aumento esponenziale delle cosiddette persone “fragili”, ciò comporta un continuo adeguamento dei saperi e sviluppo di competenze e una forte dose di permanente umanizzazione delle cure.
E’ proprio sulla base di queste premesse che si struttura e costruisce il presente Progetto; un percorso
formativo rivolto prevalentemente a quelle figure professionali più prossime a queste Persone e bisogni,particolar modo Infermieri e Operatori Socio Sanitari. Oltre ai contenuti tecnici ed esperienziali, il percorso mira a stimolare la riflessione sulle diverse e differenti condizioni umane, che spesso s...i presentano con un unico volto, il volto del disagio, fuori e dentro le realtà ospedaliere. Contesti che comportano incontri e confronti, fra persone con culture, storie e vissuti molto differenti fra loro, le cui risposte, necessitano di una cultura dell’accoglienza e della solidarietà. Pensiamo che ri-progettare l’assistenza infermieristica dando particolare rilievo alla componente educativa, possa favorire e accelerare il processo di cambiamento in atto oltre che dare un spinta propulsiva e innovativa in termini di concretezza, all’interno del più ampio contesto delle politiche di welfare.
OBIETTIVO GENERALE DEL PERCORSO
Sensibilizzare i professionisti sanitari a conoscere i bisogni di salute delle persone con maggior disagio biopsicosociale, acquisire e/o affinare le competenze di processo in materia di aspetti relazionali (la comunicazione interna, esterna, con paziente) e umanizzazione delle cure per accogliere il paziente straniero e la sua famiglia, affermare la cultura dell’inclusione e garantire il rispetto dei principi di uguaglianza e universalità delle cure.


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