domenica 24 febbraio 2019

[Lettera 2 dal Guatemala]

Ascoltando all'inaugurazione della scuola


Alla presenza delle autorità si è inaugurata la scuola, il Collegio Tecnologico Solidale. Discorsi di rito e poi, alla fine, taglio simbolico del nastro e definitivo riconoscimento con la lettura da parte della rappresentante ministeriale del dipartimento delle poche righe che ci danno l'incarico e la responsabilità educativa. La trafila è stata lunga ma un sogno, finalmente, si è realizzato. Una prima parte del sogno che ora, con le 5 studentesse e i 5 studenti, ha davanti a se un lungo percorso che attraverso il passa parola, speriamo, possa coinvolgerne facendo diventare il Collegio un luogo frequentato e stimato per l'accoglienza ma soprattutto per la qualità dell'educazione. Mi ha particolarmente colpito ciò che ha detto il rappresentante dell'Università PanAmericana ai ragazzi: "Abbiate soprattutto cura del luogo dove verrete a studiare. Abbiate cura e rispetto del banco dove vi siederete; rispetto di chi tiene pulito non sporcando a terra; rispetto degli insegnanti che vi aiuteranno a crescere e soprattutto, dei vostri compagni che non ce la fanno mettendovi a disposizione anche dei 40 bambini e dei 26 anziani che frequentano il Comedor Infantil". Ecco, mi sembra un buon inizio e visto che le parole sono importanti, queste sono state veramente delle belle parole in un paese, il Guatemala, che siamo abituati ad immaginarcelo come un luogo abitato da chi non ha voglia di cambiamento.



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