lunedì 25 febbraio 2019

[Lettera 4 dal Guatemala]


Buongiorno Riccardo, rispondo subito e con molto piacere a queste tue domande
Caro Ruggero, grazie di cuore delle tue corrispondenze e notizie di oggi e del 13 gennaio (a cui non abbiamo risposto, perché un po' in affanno per vari problemi…): allargano il cuore, mentre siamo alle prese con la vergogna di comportamenti criminali nei confronti dei migranti nel Mediterraneo! Consentono di ricentrare lo sguardo sulla speranza, sull'amore alla vita di un'umanità consapevole e solidale.
Avrei tante domande: avete verificato la possibilità d'istallazione dei pannelli solari?
L'obiettivo di questo viaggio era anche quello di venire in Guatemala con Gabriele (Ingegnere di Casteggio, un piccolo paese vicino a Pavia) amico che insieme alla moglie ci segue da un po' di anni, per capire una possibile istallazione di pannelli solari e riutilizzo di scarti per produrre energia. Purtroppo mi ritrovo in Guatemala da solo perchè il giorno della partenza, a Linate, Gabriele ha iniziato a vomitare e il medico dell'Aeroporto gli ha impedito di partire. Niente di particolare, una semplice influenza intestinale ma le responsabilità sarebbero state soprattutto del medico che non se l'è sentita di farlo imbarcare. Con Gabriele ci siamo sentiti telefonicamente via wzap . Gli ho mandato foto e numeri di cui ha bisogno e speriamo di mettere in piedi un progetto utile alla struttura. Ora Gabriele sta bene e tutto gli è passato.
Come mai mentre nella mail del 13/1 parli di 20 studenti nelle successive sono solo 10? Sono subentrate difficoltà?
L'idea di partenza era di riuscire ad arrivare a 20 studenti come mi aveva detto Alvaro e come noi abbiamo comunicato. Sono riusciti ad avere 10 iscrizioni perchè il progetto è nuovo e alla fine l'idea era comunque quella di partire anche con un minimo di 5 studenti. 10 è un numero che accontenta Alvaro e le insegnanti. Solo difficoltà legata al fatto che come per tutte le cose nuove la gente è diffidente. Noi però sappiamo che con il lavoro quotidiano, l'impegno e l'esempio riusciremo, l'anno prossimo, ad arrivare a 20 portando questi primi studenti al secondo anno per partire con anche una seconda classe di primo anno.


Quali insegnamenti ci sono nel Collegio Tecnico Solidale? Gli insegnanti da dove provengono (forse l'hai detto, ma non ricordo più …)?
In questo momento Alvaro è a Guastatoya. Appena torna chiedo e poi rispondo
Avete pensato a una piccola biblioteca?
La biblioteca è un mio sogno che ho da quando abbiamo aperto il Comedor. Ora che c'è la scuola e la struttura è aperta tutti i giorni anche a 40 bambini....beh...ci stiamo pensando. Sarebbe bellissimo perchè nella Comunità di Santa Gertrudis non c'è.
Ho anche una brutta domanda: non temete che ingrandendosi la realtà e l'impegno delle attività, possa attirare interessi di organizzazioni della malavita? La zona è tranquilla da questo punto di vista?

Si, è un problema che ci siamo posti. Qui la violenza è nascosta ma presente. D'altronde quando c'è droga, prostituzione, disoccupazione, ecc.....La genialità di Alvaro che è frutto della sua curiosità ed esperienza è che da subito ha voluto rendere partecipe la comunità e la gente che la vive aprendo la struttura, creando al suo interno una farmacia, una piccola bottega che vende prodotti alimentari a costi più bassi del Supermercato ma comprati dal piccolo contadino, creando un indotto che portasse benefici non solo ai bimbi che frequentano la struttura ma anche a chi vive a Santa Gertrudis. Frutta, verdura, tortilla, zucchero, ecc. è comprato a km zero (permettetemi questo esempio) e tutti sono contenti. E’ fondamentale bypassare la Grande Distribuzione Organizzata, i supermercati, per dare opportunità al piccolo contadino. Noi ci crediamo come crediamo che sia fondamentale, cosa che nel Comedor Infantil, si fa, insegnare ai bambini l'importanza della raccolta differenziata, del non sprecare cibo, del riciclo, del riuso, ecc. Va detto poi che Alvaro ha creato servizi all'interno del Comedor per dare risposte ai bisogni delle persone. C'è infatti il Medico che gratuitamente visita una volta alla settimana (paga solo chi può permetterselo. Alvaro e le sue collaboratrici sono del posto e tutti si conoscono per cui sanno chi può pagare e chi no) e l'Infermiera domiciliare. Servizi semplici ma fondamentali che lo stato non da. E poi c'è la parte di attenzione ai 26 anziani della comunità. Tutto questo coinvolge e fa si che sia lo stesso abitante a preservare la struttura considerandola un BENE COMUNE di tutti. Certo, Alvaro ha comunque dovuto mettere un sistema di protezione elettrificato e il controllo da parte di un'agenzia di sicurezza. Però, far passare il messaggio che il Comedor è un luogo aperto a tutti è importantissimo e ci stiamo riuscendo, poco a poco, un passo alla volta.
Non stare a rispondermi ora. Sono domande di lettori sprovveduti, ma che partecipano con grande interesse. Sappi anzi che faccio girare a qualcuno che mi ha chiesto le tue notizie (anche un monastero!).                    
Scusa se attenzione e scambio sono al disotto di quello che meriterebbero i vostri progetti e la vostra passione (ma anche il nostro desiderio…). Qui si fa veramente fatica a stare dietro a tutto, ma non importa! Grazie. Un abbraccio. E speriamo di combinare in qualche momento (migliore) per una chiacchierata.
Riccardo                                                                                                                                                                              Un abbraccio  

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